Pansieri Vagabondi
Vivere la vita
" <<Ebbene, i suoi inizi furono molto difficili.
Suo padre era cassiere in una banca, ma, ammalatosi di petto, vegetò a lungo, e morì nell'Arizona; dimodoché, alla sua morte, Carlo Butler si trovò solo al mondo e senza un soldo. Suo padre era australiano; dunque egli non aveva alcun parente in California.
Entrò in una stamperia - gliene ho sentito parlare parecchie volte- con una paga di tre dollari la settimana.
Ora guadagna trentamila dollari l'anno. Come ha fatto? E stato onesto, devoto, economo e lavoratore; ha rinunziato a tutti i piaceri dei giovanotti della sua età. Si costringeva a mettere da parte un tanto per settimana, a costo di qualsiasi sacrificio. [..] Lavorava di giorno in ufficio e la sera studiava.>>
[...]
<<Scommetto>>, disse Martin, <<che il signor Butler, diventato ricco, non è più allegro per questo! S'è stretta la cintola per anni e anni, e sono sicurissimo che il suo stomaco si vendica, ora>>
[....]
<<Sì, è così>>, confessò Ruth, <<ma...>>.
<<E scommetto>>, aggiunse Martin <<ch'è solenne e triste come un vecchio gufo, e che non si diverte, sebbene guadagni trentamila dollari l'anno.... E scommetto che non deve provare alcun piacere nel vedere che gli altri si divertono. Ho ragione o no?>>
Ella fece segno di sì, e s'affrettò a spiegare: <<Ma non è un uomo da divertirsi. E naturalmente calmo e serio; ed è stato sempre così>>.
<<Di questo n'ero sicuro>>, proclamò Martin. <<Tre dollari la settimana, poi quattro, da ragazzo; cucinare su un fornello a petrolio, economizzare sempre, lavorare tutto il giorno, studiare tutta la notte, lavorare, insomma, sempre e non divertirsi mai, non saper neppure in che consista il divertimento, per poi guadagnare trentamila dollari! Naturalmente sono giunti troppo tardi!>>
[....]
<<Io compiango il signor Butler>>, disse. <<Era troppo giovane per sapere, ma ha rinunziato alla vita per amore dei trentamila dollari di rendita.
Ebbene! Tutto questo denaro non gli servirà neppure per comperare ciò che avrebbe potuto avere con i quattro soldi che risparmiava: caramelle d'orzo, il divertimento al biliardo o dei posti al Guignol>>."
Jack London - Martin Eden
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